Un’antica ricetta erboristica, nota per alleviare i dolori muscolari, articolari e dorsali, e in particolare i dolori legati alla sciatica, trasmessa di generazione in generazione.
Siamo nel giugno del 1918 nell’Italia settentrionale ed è in corso la battaglia del Piave. Durante questa offensiva dell’esercito austro-ungarico, un monaco, cappellano delle truppe italiane, spira tra le braccia di Ernesto Rossi, maresciallo capo dell’esercito.
Prima di esalare l’ultimo respiro, il religioso affida al militare la ricetta di un prodotto naturale che allevia i dolori muscolari, articolari e dorsali, nonché i dolori legati alla sciatica. Incarica Ernesto di continuare a tramandarlo per aiutare le persone che soffrono di questi disturbi.
Tornato nella natia Umbria, Ernesto continuerà a utilizzare la formula lasciata in eredità dal monaco, a base di rosmarino, ginepro e vino. Nel suo laboratorio improvvisato, svilupperà una sua filosofia: “Tutto è dentro di noi e tutto intorno a noi.” Votato alla riconciliazione tra uomo e natura, denuncerà, con grande anticipo sui movimenti ambientalisti, la pesante responsabilità dell’uomo nei danni inflitti al pianeta.
E così, da più di 100 anni, l’antica ricetta viene tramandata di generazione in generazione, di padre in figlio. Ancora oggi, il nipote di Ernesto, ormai ultraottantenne, continua a realizzare il preparato in modo artigianale. La ricetta richiama in Umbria, polmone verde d’Italia, tutti coloro che desiderano godere dei suoi benefici, frutto dall’alchimia tra acqua, roccia e terra.
